ESG: Definizione, regole e criteri
19 Maggio 2025

INDICE
Cos’è e cosa significa ESG
Cosa prevede la strategia integrata ESG
Quali sono i criteri da tenere in considerazione
Come si calcola il rating: criteri adottati e percorso di analisi per la sostenibilità
ESG per le PMI – Responsabilità Sociale e Ambientale
ESG e road to Net Zero: cosa significa?
Cos’è e cosa significa ESG
Il termine ESG, acronimo di Environmental, Social and Governance, è stato introdotto nel 2004 a seguito di un’iniziativa congiunta di diverse istituzioni finanziarie. L’obiettivo era sviluppare linee guida e raccomandazioni su come integrare efficacemente le questioni ambientali, sociali e di governance nei processi decisionali della finanza responsabile. Da allora, l’ESG si è affermato come un criterio fondamentale per valutare la sostenibilità e la responsabilità aziendale, contribuendo a una nuova cultura imprenditoriale più attenta agli impatti climatici, alla diversità e alla buona governance.
Adottare una strategia ESG non è soltanto una scelta etica, ma rappresenta una leva concreta per generare valore a lungo termine. Ottenere la certificazione ESG consente infatti di impattare positivamente la percezione dell’azienda presso stakeholder, fornitori e investitori, rafforzando la reputazione e la credibilità aziendale in un mercato sempre più attento alla trasparenza, alla rendicontazione e alla conformità con la normativa vigente.
In un contesto in cui l’economia circolare e la lotta al greenwashing stanno diventando centrali, la capacità di monitoraggio, reporting e valutazione della performance ESG è diventata cruciale per ogni azienda che voglia restare competitiva. Attraverso un’attenta comunicazione e una coerente integrazione dei principi ESG nelle politiche aziendali, si possono cogliere nuove opportunità di investimento, attrarre capitale sostenibile e migliorare il proprio rating ESG.
Cosa prevede la strategia integrata ESG
Adottare una strategia ESG integrata significa abbracciare un approccio d’investimento che non si limita ai soli indicatori finanziari, ma considera anche i fattori ambientali, sociali e di governance come elementi chiave per valutare la solidità e la visione di un’azienda. Questo tipo di strategia si basa sull’idea che il successo aziendale sia profondamente legato alla capacità di generare valore sostenibile, affrontare i rischi climatici, promuovere la responsabilità sociale e assicurare una governance trasparente.
Gli investimenti ESG puntano a impegnare capitali verso aziende che dimostrano buone pratiche in ambiti cruciali come la riduzione delle emissioni di gas serra, il rispetto dei diritti umani, la promozione della diversità e la parità di genere, oltre a una gestione aziendale etica e orientata alla rendicontazione chiara. Queste imprese, grazie a politiche e obiettivi allineati con i principi ESG, tendono a ottenere un rating ESG elevato, fungendo da riferimento in termini di innovazione sostenibile e crescita responsabile.
L’integrazione dei criteri ESG nella strategia aziendale e negli investimenti consente di individuare non solo i rischi nascosti, ma anche le nuove opportunità generate da un contesto economico in trasformazione. Il monitoraggio continuo delle performance ESG diventa quindi parte integrante della gestione e della comunicazione aziendale, contribuendo a migliorare la reputazione, a soddisfare le aspettative degli stakeholder e ad allinearsi con le normative in evoluzione.
Seguire una strategia ESG non è solo una scelta consapevole: è un passo necessario per tutte le aziende che vogliono essere competitive in un’economia sempre più orientata alla sostenibilità e alla creazione di un impatto positivo nel mondo.
Quali sono i criteri da tenere in considerazione
Valutazione del rating ESG: i tre criteri principali
La valutazione del rating ESG si basa su tre pilastri fondamentali: ambientale, sociale e governance. Ogni criterio analizza aspetti specifici della gestione aziendale, contribuendo a definire quanto un’organizzazione sia allineata ai principi di sostenibilità e responsabilità etica.
Criterio Ambientale (Environmental)
Questo criterio si concentra sull’impatto dell’azienda sull’ambiente e sul clima. Le imprese devono dimostrare un impegno concreto nella riduzione delle emissioni di CO2, nella gestione efficiente delle risorse naturali e nella transizione verso un’economia low-carbon. Tra le pratiche considerate ci sono l’adozione di energie rinnovabili, la gestione sostenibile degli scarichi idrici, il controllo dei rifiuti e l’attuazione di strategie per la decarbonizzazione. L’obiettivo è quello di contribuire attivamente alla lotta contro il cambiamento climatico, riducendo gli impatti ambientali attraverso politiche di lungo termine.
Criterio Sociale (Social)
Qui il focus si sposta sulle relazioni interne ed esterne dell’azienda, in particolare con dipendenti, fornitori, clienti e comunità locali. Un’impresa valutata positivamente secondo il criterio sociale si distingue per iniziative che promuovono il benessere dei lavoratori, la parità di genere, la diversità culturale ed etnica, la formazione continua e la sicurezza sul lavoro. Rientrano anche le politiche di inclusione, l’impegno verso i diritti umani e la responsabilità sociale lungo tutta la catena di fornitura. Il valore di un’azienda non si misura solo nei bilanci, ma anche nella sua capacità di costruire un impatto sociale positivo e duraturo.
Criterio di Governance (Governance)
Il terzo criterio riguarda il modo in cui l’azienda è gestita e controllata, con particolare attenzione alla trasparenza, all’etica e alla composizione degli organi decisionali. Tra i fattori presi in considerazione ci sono l’adozione di codici di condotta per collaboratori e fornitori, l’integrazione degli obiettivi ESG nei sistemi di incentivazione dei dirigenti, e la rappresentanza di genere nei consigli di amministrazione. Viene inoltre valutata la qualità dei processi decisionali, la rendicontazione ESG, e la capacità dell’impresa di rispondere alle esigenze di stakeholder come azionisti, clienti, dipendenti e comunità locali. Una governance solida è la base per garantire resilienza, credibilità e un’efficace gestione dei rischi aziendali.
Come si calcola il rating: criteri adottati e percorso di analisi per la sostenibilità
Attraverso l’analisi delle tematiche ESG, le organizzazioni – siano esse enti pubblici, aziende private o altre forme di soggetti giuridici – vengono valutate sulla base delle loro performance ESG, utilizzando indicatori misurabili, trasparenti e oggettivi. Questo processo permette di fotografare il livello di responsabilità ambientale, sociale e di governance, evidenziando sia le criticità sia le potenzialità di miglioramento sostenibile.
Per introdurre in modo efficace i criteri ESG all’interno di un’organizzazione, è fondamentale attivare un percorso strutturato di formazione, sensibilizzazione e coinvolgimento attivo. La fase iniziale richiede un’analisi preliminare dell’identità aziendale, utile a delineare i valori fondanti, le pratiche correnti e il posizionamento rispetto ai principi di sostenibilità. Questo porta a una mappatura chiara degli impatti nei tre ambiti ESG: economico, sociale e ambientale.
L’implementazione dei criteri ESG deve diventare parte integrante della cultura e della strategia aziendale, coinvolgendo tutte le aree operative. È necessario adottare un modello di gestione che si articoli in più fasi operative, a partire da una formazione mirata sui temi ESG per il personale e il management. Si procede poi con la raccolta e l’analisi dei dati, seguita dalla redazione di report di sostenibilità o bilanci ESG, strumenti fondamentali per comunicare in modo trasparente i risultati raggiunti e gli obiettivi futuri.
ESG per le PMI – Responsabilità Sociale e Ambientale
Le PMI, così come le grandi aziende, per ottenere la certificazione ESG, hanno il dovere di adottare misure per garantire la responsabilità sociale e ambientale in tutte le fasi dei loro processi aziendali e lungo tutta la catena di fornitura. Per fare ciò, devono integrare la “due diligence” nelle politiche aziendali e individuare gli effetti negativi reali o potenziali sui diritti umani e sull’ambiente.
L’obiettivo principale è quello di prevenire o attenuare o perlomeno ridurre al minimo, gli effetti reali dannosi, qualora si verificassero. A tal fine, è fondamentale istituire e mantenere una procedura di verifica e denuncia per consentire a dipendenti, fornitori e altre parti interessate di segnalare eventuali problemi o violazioni. Monitorare l’efficacia delle politiche e della “due diligence” è essenziale per garantire che queste siano efficaci e che gli obiettivi ESG vengano raggiunti.
Le nuove norme di “due diligence” saranno monitorate e controllate dalle autorità nazionali degli Stati membri, che avranno il potere di adottare sanzioni in caso di mancata osservanza. Le vittime di eventuali violazioni avranno anche il diritto di intentare azioni legali per ottenere risarcimenti per danni subiti a causa di inadeguate misure applicate.
Per garantire che la “due diligence” ESG diventi parte integrante del funzionamento complessivo delle imprese, è necessario coinvolgere attivamente anche gli stessi amministratori dell’impresa. A loro sarà affidato il compito di istituire e controllare l’applicazione delle attività previste e quindi di verificare che queste sia perfettamente integrate nella strategia aziendale.
ESG e road to Net Zero: cosa significa?
Il concetto di ESG rappresenta un approccio strategico che le imprese adottano per affrontare le sfide legate alla sostenibilità e alla neutralità carbonica. In questo contesto, la leadership aziendale deve prendere decisioni informate che considerino i fattori ESG come elementi chiave per la creazione di valore a lungo termine. L’adozione di standard di compliance e la misurazione del footprint ambientale sono essenziali per garantire l’integrità delle operazioni aziendali e per dimostrare un impegno reale verso la riduzione dell’impatto ambientale.
La materialità dei temi ESG è diventata una priorità nell’agenda delle imprese, poiché gli investitori e i consumatori sono sempre più interessati a come le aziende gestiscono le loro responsabilità sociali e ambientali. Le aziende che si impegnano attivamente in pratiche ESG possono migliorare il loro score di sostenibilità, aumentando così la loro competitività nell’economia globale. È fondamentale promuovere un engagement costruttivo tra le parti interessate per garantire una transizione efficace verso un futuro a zero emissioni di carbonio. In questo modo, le imprese non solo dimostrano accountability, ma si posizionano anche come leader nel loro settore, contribuendo a un cambiamento positivo e duraturo.
Cerchi maggiori informazioni?
Se desideri conoscere a pieno il bando, siamo a disposizione per una consulenza personalizzata e volta alla ricerca delle migliori soluzioni per te!