Il regime “de minimis”. Tutte le informazioni utili
23 Agosto 2023
INDICE
- Che cos’è il “de minimis”?
- Perchè è stato introdotto?
- Quali imprese possono accedere ai contributi “de minimis”?
- Quali sono i massimali degli aiuti “de minimis”?
- Come verificare il proprio plafond disponibile
- Che cos’è e come funziona il Rolling Basis?
- Il concetto di “unica impresa”
- Superamento della soglia del “de minimis”. Cosa succede?
- Domande frequenti
Che cos’è il regime “de minimis”?
Il regime “de minimis” è una procedura dell’Unione Europea che regola la possibilità per gli Stati membri di concedere alle imprese o organizzazioni presenti sul proprio territorio sostegni di tipo economico e finanziario, che rappresentino un vantaggio selettivo (quindi dedicati a singole categorie), senza violare le disposizioni del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE) che vietano agli Stati di incidere sul mercato falsandone la libera concorrenza. L’obiettivo principale di questi aiuti è fornire un livello di supporto finanziario limitato, ovvero che non distorce la concorrenza all’interno del mercato unico dell’Unione Europea. Sono chiamati così perché questi aiuti solitamente rappresentano un contributo così esiguo che non viene considerato un aiuto di Stato pericoloso per la concorrenza sul mercato unico ai sensi del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE).
Perchè è stato introdotto?
Il regime degli aiuti “de minimis” è stato introdotto per semplificare la procedura di concessione di aiuti finanziari di piccola entità alle imprese, evitando così lunghe autorizzazioni burocratiche da parte della Commissione Europea. Questo tipo di aiuto è destinato a sostenere le imprese senza creare distorsioni della concorrenza, in quanto la somma fornita è considerata insignificante rispetto al totale degli scambi commerciali all’interno del mercato unico.
Rientrano in questo speciale regime quindi la maggior parte degli aiuti di Stato di esigua entità, che possono essere di tipo diretto o indiretto, come ad esempio:
- Sussidi diretti;
- Esenzioni fiscali;
- Prestiti a tasso agevolato;
- Garanzie o indennità a condizioni favorevoli;
- Cancellazione, storno o conversione di debiti;
- Sostegno all’esportazione;
- Agevolazioni per attirare investimenti in una regione;
Quali imprese possono accedere ai contributi “de minimis”?
Tutte le aziende residenti in uno Stato membro dell’Unione Europea possono accedere ai contributi senza distinzione di dimensione o forma giuridica. Esistono alcune eccezioni riguardo al quantitativo massimo di contributi che possono essere ottenuti.
Infatti non possono beneficiare di questi aiuti le imprese operanti nei seguenti settori:
- Pesca e acquacoltura;
- Produzione primaria di prodotti agricoli;
- Trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli se l’aiuto è basato sul prezzo o quantitativo di tali prodotti, o se viene trasferito in tutto o in parte ai produttori primari;
- Attività connesse all’esportazione verso paesi terzi o Stati UE;
- Iniziative che preferiscono l’impiego di prodotti di importazione rispetto a quelli nazionali.
Per le imprese attive nell’ambito della pesca e dell’agricoltura esistono appositi Regolamenti che riguardano gli aiuti di Stato di lieve entità.
Quali sono i massimali degli aiuti “de minimis”?
I massimali degli aiuti in regime di “de minimis” variano a seconda del settore in cui opera l’impresa:
- Per la maggior parte delle imprese, l’importo complessivo degli aiuti “de minimis” concessi da uno Stato membro non può superare 200.000 euro nell’arco di tre esercizi finanziari. Dal 1° gennaio 2024 questo limite sarà innalzato a 300.000 euro, e sarà calcolato con riferimento all’anno e non all’esercizio finanziario.
- Per le imprese che operano nel settore del trasporto di merci su strada per conto terzi, l’importo massimo è di 100.000 euro nell’arco di tre esercizi finanziari fino al 31 dicembre 2023, dal 1° gennaio 2024 il limite sarà di 300.000 euro anche per questo tipo di imprese.
Come verificare il proprio plafond disponibile
Per verificare il proprio Plafond disponibile è disponibile il Registro Nazionale Degli Aiuti di Stato consultabile al seguente link:
Che cos’è e come funziona il Rolling Basis?
Il “rolling basis” è un’espressione che riguarda la base di calcolo del plafond degli aiuti de minimis, e sta a significare che il periodo di riferimento da prendere in considerazione per verificare se si è raggiunta la soglia massima di aiuti concedibili alla singola impresa non è fisso, ma cambia di anno in anno.
Il periodo di tre anni da prendere in considerazione deve essere quindi valutato su base mobile. Ciò significa che se un’impresa riceve un aiuto “de minimis” di 10.000 euro in un anno, per verificare se ha diritto a questo aiuto dovrà sommare gli aiuti ricevuti nell’anno in corso e nei due precedenti. Chiaramente, l’anno dopo, per verificare l’entità del proprio plafond, dovrà prendere in considerazione l’anno in corso e i due precedenti, quindi il triennio di riferimento cambia di anno in anno.
Il concetto di “unica impresa”
Nel raggiungimento del plafond massimo consentito, è importante tenere presente che se un’impresa opera con più entità giuridiche collegate, il limite massimo di 200.000,00€ non può essere richiesto per ogni singola impresa collegata, in quanto le entità giuridiche che presentano tra loro collegamenti rilevanti vengono considerate come un’unica entità ai fini del calcolo del plafond: a questo si riferisce l’espressione Unica Impresa”.
Si considerano presenti legami rilevanti tra le imprese quando, ad esempio:
- Un’impresa possiede la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di un’altra impresa;
- Un’impresa ha il potere di nominare o revocare la maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione, direzione o sorveglianza di un’altra impresa;
- Un’impresa ha il diritto di esercitare un’influenza dominante su un’altra impresa attraverso contratti o clausole statutarie;
- Un’impresa azionista o socia di un’altra impresa controlla, grazie a un accordo con altri azionisti o soci dell’altra impresa, la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di quest’ultima.
Per questo motivo, è essenziale calcolare con precisione i parametri dimensionali delle imprese.
Conoscere le dimensioni effettive della propria impresa e le sue connessioni con altre imprese richiedenti è cruciale per una pianificazione efficace delle agevolazioni da richiedere nel corso dell’anno solare. Questo consentirà di ottenere i contributi “de minimis” nel rispetto delle norme e senza superare i limiti consentiti.
Superamento della soglia del “de minimis”. Cosa succede?
Se un’impresa supera la soglia degli aiuti “de minimis”, potrebbe incorrere in una violazione delle regole sugli aiuti di Stato nell’Unione Europea.
Qualora un’impresa riceva un aiuto di Stato che non è stato approvato dalla Commissione Europea o che supera i limiti stabiliti per gli aiuti “de minimis”, potrebbe essere obbligata a restituire l’importo ricevuto, oltre agli interessi. In aggiunta, se la Commissione Europea avvia un’indagine formale sull’utilizzo improprio degli aiuti di Stato, questo potrebbe comportare un processo molto lungo e costoso per l’azienda indagata.
È, quindi, fondamentale per le imprese assicurarsi di rispettare scrupolosamente le regole riguardanti gli aiuti “de minimis” e gli aiuti di Stato in generale.
Domande frequenti
Possono le imprese di tutti i settori accedere agli aiuti “de minimis”?
Sì, tutte le imprese residenti in uno Stato membro dell’UE possono accedere agli aiuti “de minimis”, a meno che non operino nei settori specificamente esclusi. Come abbiamo detto, i settori esclusi sono:
- Pesca e acquacoltura;
- Produzione primaria di prodotti agricoli;
- Trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli se l’aiuto è basato sul prezzo o quantitativo di tali prodotti, o se viene trasferito in tutto o in parte ai produttori primari;
- Attività connesse all’esportazione verso paesi terzi o Stati UE;
- Iniziative che preferiscono l’impiego di prodotti di importazione rispetto a quelli nazionali.
Teniamo presente che per i settori Pesca, acquacoltura e agricoltura esistono però regole specifiche relative agli aiuti di settore.
Qual è il periodo di riferimento per calcolare gli aiuti “de minimis”?
Il periodo di riferimento per calcolare gli aiuti “de minimis” è di tre anni consecutivi.
Quali sono i documenti necessari per dimostrare l’utilizzo degli aiuti “de minimis”?
Le imprese devono mantenere una documentazione accurata di tutti gli aiuti “de minimis” ricevuti, compresi i contratti e le ricevute di pagamento, e rendere tali informazioni disponibili alle autorità su richiesta.
Entro il 1° gennaio 2026 gli Stati membri dovrebbero fornire informazioni complete sugli aiuti “de minimis” concessi inserendole in un registro centrale a livello nazionale o dell’Unione e verificare che ogni nuova concessione di aiuti non superi il massimale pertinente. Il registro centrale contribuirà a ridurre gli oneri amministrativi per le imprese perché le imprese non saranno più tenute a tenere traccia di
eventuali altri aiuti “de minimis” ricevuti e a dichiararli, una volta che il registro centrale contenga dati relativi a un periodo di 3 anni.
Cosa succede se un’impresa supera il limite massimo degli aiuti “de minimis”?
Se un’impresa supera il limite massimo degli aiuti “de minimis” potrebbe vedersi ridurre il contributo concesso o dover restituire il contributo ricevuto con gli interessi.
I massimali degli aiuti “de minimis” possono variare tra i diversi Stati membri?
No, i massimali degli aiuti “de minimis” sono stabiliti a livello dell’Unione Europea e sono gli stessi per tutti gli Stati membri.
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