ESG: definizione, regole e principi

05 Settembre 2023

ESG

INDICE

Cos’è l’ESG

Cosa prevede la strategia integrata ESG

Quali sono i criteri principali

Come si calcola il rating ESG: criteri adottati e percorso di analisi

ESG per le PMI: Responsabilità Sociale e Ambientale

Cos’è l’ESG

Il termine ESG, acronimo di Environmental, Social and Governance, è stato coniato nel 2004 per indicare il risultato di un’iniziativa congiunta di diverse istituzioni finanziarie intente a sviluppare delle linee guida e raccomandazioni su come integrare meglio le questioni ambientali, sociali e di governance.

Ottenere la certificazione ESG permette di aggiungere valore per gli azionisti, per i fornitori o per i vari stakeholders interessati. Aumenta inoltre il valore e la reputazione dell’azienda e dei suoi prodotti.

Cosa prevede la strategia integrata ESG

Adottare una strategia di investimenti ESG significa investire in società che ottengono un rating elevato nelle scale di valutazione di responsabilità ambientale e sociale. Significa, quindi, integrare nel processo di investimento fattori che hanno un impatto positivo nel mondo, puntando su aziende attive nella lotta al cambiamento climatico, per i diritti umani, lo sviluppo sostenibile, la transizione ecologica la responsabilità sociale e ambientale. Gli investimenti ESG partono dal presupposto che esistono determinati fattori ambientali, sociali e di governance che influiscono sulla resa complessiva di un’azienda.

Quali sono i criteri da tenere in considerazione

Per la valutazione del rating ESG, vengono utilizzati tre criteri principali: quello ambientale, quello sociale e quello così detto di governance:

  • Criterio ambientale: per raggiungere una sostenibilità ambientale, le aziende devono adottare misure per ridurre l’impatto sull’ambiente. Queste misure includono quindi monitorare e ridurre le emissioni di CO2, promuovere l’uso di fonti rinnovabili di energia, gestire gli scarichi idrici e implementare politiche di riduzione e riciclaggio dei rifiuti;
  • Criterio sociale: per promuovere la responsabilità sociale, le aziende devono adottare misure per migliorare il benessere dei dipendenti, promuovere la diversità di genere, garantire la sicurezza e la formazione, e implementare politiche per la tutela dei diritti umani. Si considerano quindi aspetti come i diritti umani, la diversità etnica e di genere, e le politiche di inclusione;
  • Criterio di governance: per una buona governance aziendale, le aziende devono ottenere certificazioni riconosciute, garantire una rappresentanza di genere equilibrata nel consiglio di amministrazione, collegare la remunerazione dei manager agli obiettivi ESG e adottare codici di condotta per i fornitori. Vengono quindi considerati tutti i gli aspetti relativi a lavoratori, comunità, clienti ed azionisti.


Come si calcola il rating: criteri adottati e percorso di analisi

Con l’analisi delle tematiche ESG, le organizzazioni (ovvero glienti, le società e le altre persone giuridiche) vengono valutate attraverso la lente delle loro performance ESG, basandosi su dati obiettivi e misurabili.

Per introdurre e implementare i criteri ESG nelle aziende, è necessario sviluppare un percorso di informazione e formazione. L’analisi preliminare passa attraverso una chiara definizione dell’identità dell’organizzazione, suddividendo la relazione di sostenibilità in aspetti economici, sociali ed ambientali. Il coinvolgimento di tutte le strutture aziendali è essenziale, seguendo un modello di gestione operativa articolato in diverse fasi: formazione, redazione e pubblicazione dei risultati.

ESG per le PMI – Responsabilità Sociale e Ambientale

Le PMI, così come le grandi aziende, per ottenere la certificazione ESG, hanno il dovere di adottare misure per garantire la responsabilità sociale e ambientale in tutte le fasi dei loro processi aziendali e lungo tutta la catena di fornitura. Per fare ciò, devono integrare la “due diligence” nelle politiche aziendali e individuare gli effetti negativi reali o potenziali sui diritti umani e sull’ambiente.

L’obiettivo principale è quello di prevenire o attenuare o perlomeno ridurre al minimo, gli effetti reali dannosi, qualora si verificassero. A tal fine, è fondamentale istituire e mantenere una procedura di verifica e denuncia per consentire a dipendenti, fornitori e altre parti interessate di segnalare eventuali problemi o violazioni. Monitorare l’efficacia delle politiche e della “due diligence” è essenziale per garantire che queste siano efficaci e che gli obiettivi ESG vengano raggiunti.

Le nuove norme di “due diligence” saranno monitorate e controllate dalle autorità nazionali degli Stati membri, che avranno il potere di adottare sanzioni in caso di mancata osservanza. Le vittime di eventuali violazioni avranno anche il diritto di intentare azioni legali per ottenere risarcimenti per danni subiti a causa di inadeguate misure applicate.

Per garantire che la “due diligence” ESG diventi parte integrante del funzionamento complessivo delle imprese, è necessario coinvolgere attivamente anche gli stessi amministratori dell’impresa. A loro sarà affidato il compito di istituire e controllare l’applicazione delle attività previste e quindi di verificare che queste sia perfettamente integrate nella strategia aziendale.

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