Nuova Legge Sabatini

Cos’è la Nuova Legge Sabatini

La Nuova Sabatini è un’agevolazione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy che facilita alle PMI l’accesso al credito promuovendo così progetti di investimento per accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese.

Chi può richiedere la Nuova Sabatini

Tutte le MPMI (micro, piccole e medie imprese) in possesso dei seguenti criteri:

  • essere regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatoria;
  • non rientrare tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
  • non essere in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà;
  • avere sede legale o una unità locale in Italia; per le imprese non residenti nel territorio italiano il possesso di una unità locale in Italia deve essere dimostrato in sede di presentazione della richiesta di erogazione del contributo.


Cosa finanzia

La nuova Sabatini 2022 è un’agevolazione che permette alle aziende di ottenere un beneficio fiscale a fronte dell’investimento in macchinari funzionali alle attività d’impresa. La normativa specifica la tipologia di beni che possono essere agevolati, definendo alcune caratteristiche irrinunciabili di tali beni.

Il finanziamento della Nuova Sabatini è rivolto esclusivamente all’acquisto di:

  • macchinari,
  • impianti,
  • beni strumentali di impresa e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo,
  • hardware, software e tecnologie digitali, classificabili, nell’attivo dello stato patrimoniale, alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 e destinati a strutture produttive già esistenti o da impiantare.

Gli investimenti sopra elencati, per essere considerati ammissibili, devono soddisfare le seguenti condizioni:

  • essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni”. In ogni caso la voce di spesa deve essere classificabile nell’attivo dello stato patrimoniale (voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile). Non sono ammissibili a finanziamento beni usati, anche se rigenerati e resi nuovamente funzionali.
  • rispettare l’autonomia funzionale dei beni, ovvero non è concessa l’agevolazione per componenti o parti di un bene.
  • esistere una correlazione dei beni oggetto dell’agevolazione con l’attività produttiva svolta dall’impresa.

Qual è l’agevolazione concessa dalla Nuova Sabatini

L’agevolazione prevista è un contributo in conto impianti, rapportato agli interessi del finanziamento concesso dalla banca, il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al:

  • 2,75% per gli investimenti ordinari (pari al 7,7% dell’investimento)
  • 3,575% per gli investimenti in tecnologie industria 4.0 (pari al 10,09% dell’investimento)
  • 3,575% per gli investimenti green (pari al 10,09% dell’investimento)

L’investimento può essere interamente coperto dal finanziamento bancario o dal leasing e può essere assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso. Inoltre il finanziamento deve essere:

  • di durata non superiore a 5 anni
  • di importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro
  • interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili

Novità della Nuova Sabatini 2023

Nuova Sabatini per Investimenti “Green”

Rivolta a quei progetti costituiti da investimenti in macchinari, impianti e attrezzature a basso impatto ambientale finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.

  • Valida solo per le domande presentate a partire dal 1° gennaio 2023
  • prevede un contributo in conto impianti il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento ad un tasso d’interesse annuo pari al 3,575 per cento, equivalente al 10,09% di contributo rispetto al valore dell’investimento.
  • ai fini del riconoscimento del contributo maggiorato, è necessario il possesso di un’idonea certificazione ambientale di processo o di prodotto.


Nuova Sabatini Sud

Linea di intervento che prevede un contributo del 5,5% per gli investimenti realizzati dalle micro e piccole imprese nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Il Ministero non ha ancora fornito le istruzioni specifiche per questa linea della misura.

Tempistiche

L’impresa beneficiaria del contributo, pena il decadimento del contributo stesso, è tenuta a completare l’investimento entro e non oltre 12 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.

Informazioni Utili

  • Un’impresa può presentare anche più domande di agevolazione a condizione che si riferiscano ad investimenti diversi. L’investimento, in ogni caso, non può essere frazionato su più beni, anche se quei beni sono ammissibili.
  • Le imprese sono obbligate, per accedere al contributo, a presentare una domanda per ognuna delle sedi operative dell’impresa stessa, ovvero non è possibile inoltrare una domanda cumulativa per più beni operativi in più sedi, ma ognuna delle sedi sarà tenuta a presentare una domanda.
  • È importante specificare che il contributo è calcolato su un finanziamento riferito all’investimento, al netto dell’IVA.
  • La Nuova Sabatini, essendo un contributo in conto impianti, non rientra nel regime “de minimis” ed è cumulabile con altri aiuti di Stato.
  • A partire dal 1° gennaio 2023, solo per le domande presentate a partire dal 1° gennaio 2022 il cui importo del finanziamento deliberato è inferiore a 200.000 euro, l’erogazione del contributo avverrà in un’unica soluzione. Per tutti gli altri importi il contributo è erogato dal Ministero alle PMI beneficiarie in quote annuali, secondo il piano temporale, riportato nel provvedimento di concessione, che si esaurisce entro il sesto anno dalla data di ultimazione dell’investimento.

LINK

Decreto Legge 21 giugno 2013, n. 69, (Pdf 845 Kb);

Decreto MISE del 22 aprile 2022 (Pdf 317 Kb) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.139 del 16-6-2022;

Circolare MISE del 17 marzo 2022(Pdf 573 Kb);

Circolare MIMIT del 6 dicembre 2022 (Pdf 1,22 Mb).

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