Che cos’è un Marchio? Come si registra?

09 Dicembre 2022

Cos’è esattamente un marchio?

Il marchio rappresenta un qualsiasi segno suscettibile di essere rappresentato graficamente, ed in particolare: nomi, loghi, colori, immagini, modelli, forme, imballaggi, suoni, combinazioni o tonalità cromatiche. Può diventarlo tutto ciò che è idoneo a distinguere i prodotti o i servizi di un’impresa da quelli delle altre. Esso rappresenta essenzialmente un segno distintivo dell’impresa ed ha la funzione di identificare e contraddistinguere i prodotti e/o i servizi che un’azienda fornisce ai propri clienti/utenti.

Per questi motivi esso rappresenta un elemento fondamentale per la crescita dell’impresa dal punto di vista commerciale. la sua funzione primaria è quella di individualizzare e distinguere, consentendo di associare un prodotto e/o il servizio offerto ad una determinata realtà commerciale.

La registrazione di un marchio offre all’impresa una protezione legale, impedendo ad altri di utilizzare segni simili che potrebbero generare confusione tra i consumatori. Questo non solo salvaguarda l’investimento fatto nell’immagine del marchio, ma contribuisce anche a mantenere l’integrità del mercato, garantendo che i consumatori possano fare scelte informate.
In un contesto globale, la gestione del trademark diventa ancora più complessa, poiché le aziende devono considerare le differenze culturali e le normative locali riguardanti la proprietà intellettuale.

Il marchio non è solo un simbolo commerciale, ma può anche rappresentare valori e ideali che risuonano con i consumatori. Le aziende che riescono a comunicare efficacemente la loro missione e i loro valori attraverso il marchio possono creare un legame emotivo con il pubblico, trasformando i clienti in sostenitori e ambasciatori del marchio stesso. In questo modo, il marchio diventa un asset strategico che va oltre il semplice riconoscimento visivo, contribuendo a costruire una comunità attorno all’azienda e ai suoi prodotti o servizi. 

Che differenza c’è tra logo e marchio registrato?

Spesso i due termini vengono usati come sinonimi, ma in realtà indicano due aspetti molto diversi dell’identità aziendale.

Il logo è semplicemente l’elemento grafico che rappresenta visivamente un’attività: un simbolo, un’icona o una scritta stilizzata, pensata per essere immediatamente riconoscibile. È ciò che viene visto prima di tutto, ma è solo una parte dell’intero sistema che definisce un brand.

Il marchio è un concetto più ampio: comprende anche il logo, ma va oltre. Include tutto ciò che rende un’azienda unica e distinguibile, dal nome al tono di voce, dai colori istituzionali alla reputazione.

Quanto costa registrare un marchio?

La registrazione di un marchio comporta tariffe variabili a seconda della giurisdizione (italiana, europea o internazionale), del numero di classi merceologiche richieste e dell’eventuale supporto di consulenti o studi legali specializzati.

Registrazione del marchio in Italia (UIBM)

Nel caso di una registrazione statale presso l’UIBM (Ufficio Italiano Brevetti e Marchi), le tipologie di spese da sostenere sono le seguenti:

  • Tassa di deposito per una classe
  • Classe aggiuntiva
  • Tassa di concessione governativa:
  • Marca da bollo

A tali spese si possono aggiungere le spese di consulenza in caso di supporto da parte di un professionista qualificato.

Registrazione del marchio a livello europeo (EUIPO)

La registrazione di un marchio europeo presso l’EUIPO (Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale) consente di ottenere la protezione in tutti i 27 Stati membri dell’UE. Le tipologie di spese previste sono:

  • Tassa di deposito (di prima classe)
  • Tassa di deposito di Seconda classe

Registrazione internazionale del marchio (Sistema di Madrid – WIPO)

Il sistema transnazionale di registrazione, gestito dalla WIPO (Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale), consente di estendere la tutela in più paesi con una sola domanda. I costi variano in base ai paesi designati e alle caratteristiche del marchio (es. se a colori o in bianco e nero). In linea generale le spese da sostenere riguardano:

  • Tassa base
  • Supplementi per singoli paesi

Per quanto tempo è possibile tutelare il marchio registrato?

La tutela di un marchio registrato dura 10 anni a partire dalla data di presentazione della domanda. È tuttavia possibile rinnovare la tutela di 10 anni alla volta, per tutto il tempo necessario.

Cosa succede dopo 10 anni?

In Italia (e in tutta l’UE), un marchio registrato ha una validità di 10 anni dalla data di deposito.
Alla scadenza, se non effettuato il rinnovo, l’impresa perde i diritti esclusivi su quel marchio.

Come si rinnova?

  • E’ possibile rinnovare a partire da 6 mesi prima della scadenza.
  • E’ presente un periodo di tolleranza di 6 mesi dopo la scadenza, ma con una penale aggiuntiva.
  • Il rinnovo mantiene il marchio identico. Se si desidera effettuare un cambiamento, sarà necessario effettuare un nuovo deposito.

Nullità e decadenza

Nel panorama della tutela della proprietà industriale, la registrazione non garantisce una tutela indefinita. Esistono infatti due condizioni, nullità e decadenza, che possono determinare la cessazione della legittimità legale di un segno distintivo già registrato.

Nullità

La nullità viene dichiarata quando la registrazione risulta viziata sin dall’origine. In altre parole, il titolo viene considerato come mai esistito. Le cause principali di nullità includono:

  • l’assenza dei requisiti di registrabilità (es. capacità distintiva, liceità, non contrarietà all’ordine pubblico);
  • la violazione di diritti anteriori già esistenti;
  • la registrazione effettuata in malafede.

Dal 29 dicembre 2022 è possibile richiedere la nullità anche attraverso una procedura amministrativa presso l’UIBM, senza dover ricorrere necessariamente al tribunale.

Decadenza

La decadenza comporta la cessazione degli effetti giuridici della registrazione a partire dal momento della dichiarazione stessa. Si verifica, ad esempio, nei seguenti casi:

  • mancato utilizzo per un periodo ininterrotto di cinque anni;
  • trasformazione del segno in denominazione generica di prodotto o servizio (volgarizzazione);
  • sopravvenuta ingannevolezza o contrarietà all’ordine pubblico.

Anche per la decadenza è ora possibile attivare un procedimento amministrativo davanti all’UIBM, che esamina la documentazione e si esprime entro 24 mesi dalla presentazione dell’istanza.

Requisiti per la registrazione del marchio

La registrazione è estremamente consigliata poiché permette ad una azienda di:

  • avere il diritto esclusivo di utilizzare il marchio registrato, evitando che altri possano farlo;
  • tutelarsi, anche per vie legali, nei confronti di terzi che lo utilizzino impropriamente;
  • sfruttare a livello di marketing il marchio attraverso la concessione in uso a terzi.

La registrazione avviene presso gli uffici competenti a seconda del territorio in cui si intende ottenere protezione. Esistono tre differenti livelli di registrazione, vediamo quali:

  1. nazionale: registrato in Italia presso l’UIBM e, con riferimento ad altri Paesi, presso i relativi uffici di proprietà intellettuale. Il marchio nazionale ha validità e riceve tutela per il solo territorio italiano nel quale è stato depositato e registrato.
  2. europeo: registrato presso l’EUIPO (European Union Intellectual Property Office) con autenticità e tutela nel territorio dell’UE; Esso consente di ottenere un marchio unico che ha efficacia in tutto il territorio dell’Unione.
  3. internazionale: Purtroppo non esiste ancora la possibilità di registrarlo a livello internazionale. Esiste però una procedura gestita dalla World Intellectual Property Organization che consente, mediante un’unica domanda internazionale, di depositarlo in numerosissimi Paesi aderenti al cosiddetto sistema di Madrid.

Guida alla domanda di registrazione

Per ottenere la tutela legale di un segno distintivo, è necessario seguire una procedura articolata che comprende verifiche preliminari, compilazione della documentazione e presentazione formale presso l’ente competente.

1. Verifica preliminare

Prima del deposito è opportuno accertarsi che il nome o logo scelto non sia già stato registrato da altri. Questo passaggio, detto ricerca di anteriorità, può essere svolto tramite banche dati ufficiali a livello statale, europeo o internazionale.

2. Preparazione della documentazione

La domanda deve includere le seguenti caratteristiche:

  • Dati del richiedente (persona fisica o impresa);
  • Rappresentazione grafica o descrizione del segno;
  • Elenco dei beni o servizi collegati, classificati secondo i codici internazionali di riferimento (Classificazione di Nizza);
  • Tipologia richiesta (individuale, collettiva o di certificazione), con eventuali allegati specifici.

3. Modalità di presentazione

Il deposito del marchio può essere effettuato in tre modi:

  • Online, tramite il portale dedicato del Ministero, con accesso tramite SPID o CNS;
  • In presenza, presso una Camera di Commercio autorizzata;
  • Per posta, indirizzando il modulo e i documenti al Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

4. Esame e pubblicazione

Dopo la ricezione, l’ufficio competente esegue controlli formali e sostanziali per accertare i requisiti richiesti. Se tutto è conforme, la richiesta viene pubblicata nel Bollettino ufficiale, aprendo un periodo di 3 mesi durante il quale terzi possono presentare eventuali opposizioni.

5. Concessione della tutela

In assenza di contestazioni, o una volta superate, viene rilasciato un certificato che garantisce protezione legale per 10 anni, con possibilità di rinnovo per successivi periodi della stessa estensione.


Il Bando Marchi+: La guida ad un sostegno concreto per registrare un marchio

Oltre ai singoli strumenti agevolativi che consentono di inserire tra i costi ammissibili le spese legate alla protezione dei segni distintivi, l’iniziativa di riferimento a livello nazionale per ottenere un rimborso parziale delle spese sostenute è rappresentata dal Bando Marchi+.

Si tratta di un programma promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con l’obiettivo di favorire la competitività delle micro, piccole e medie imprese italiane attraverso il rafforzamento della tutela dei loro asset immateriali, in particolare quelli connessi all’identità visiva e commerciale.

A chi si rivolge

L’agevolazione è riservata alle PMI con sede legale e operativa in Italia, regolarmente iscritte al Registro delle Imprese. Per accedere all’agevolazione, è necessario che le attività oggetto di rimborso siano state avviate successivamente alla pubblicazione del decreto, salvo diverse disposizioni nelle singole edizioni annuali.

Cosa finanzia

L’incentivo consente di recuperare una percentuale significativa delle spese sostenute per attività legate alla registrazione di segni distintivi, in particolare a livello europeo e internazionale. Le spese ammissibili rientrano generalmente in due misure principali:

Misura A – Agevolazioni per la registrazione presso EUIPO (Unione Europea)

Include:

  • Tasse di deposito e registrazione;
  • Spese per assistenza legale o consulenziale;
  • Spese per la ricerca di anteriorità e per la classificazione dei prodotti/servizi.

Misura B – Registrazione presso l’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale

Comprende:

  • Spese per il deposito internazionale;
  • Spese di traduzione e assistenza legale;
  • Tasse richieste dagli uffici esteri aderenti al Sistema di Madrid.

In alcuni casi, sono ammissibili anche le spese per attività di comunicazione, branding e promozione, purché direttamente collegate alla strategia di valorizzazione del segno distintivo registrato.

Modalità di accesso

Per beneficiare dell’agevolazione è necessario presentare una domanda telematica, corredata dalla documentazione giustificativa delle spese sostenute. I contributi sono concessi fino ad esaurimento delle risorse disponibili, secondo l’ordine cronologico di arrivo delle domande, motivo per cui è fondamentale agire con prontezza e accuratezza.

Il rimborso avviene a fondo perduto, entro i massimali stabiliti, che variano in base alla tipologia di registrazione e al numero dei Paesi coinvolti.

Perché aderire

Il programma Marchi+ rappresenta un’opportunità concreta per ridurre l’impatto economico dei prezzi di registrazione, spesso elevati per le piccole realtà imprenditoriali. Inoltre, incoraggia le imprese a progettare strategie di internazionalizzazione, valorizzando la propria identità aziendale in mercati esteri sempre più competitivi.


Link ed informazioni utili

SCHEDA SINTESI BANDO MARCHI+


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