Bando ISMEA 2024

Beneficiari

Az. Agricole, Agromeccaniche, Ittiche

Contributo

contributo a fondo perduto

Scadenza

13 dicembre 2024

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Il Bando ISMEA 2024 offre contributi a fondo perduto per PMI agricole, ittiche e agromeccaniche che investono in innovazione tecnologica. Gli investimenti ammissibili includono macchinari, soluzioni robotiche, sistemi 4.0 e tecnologie per la gestione dell’acqua e l’efficienza energetica. Il bando mira a migliorare la sostenibilità e la produttività nelle imprese del settore primario. Le spese ammissibili variano a seconda del tipo di investimento, con un limite minimo di 10.000 euro per la pesca e 70.000 euro per altre aree.

Dettagli

BENEFICIARI

Tipologia

PMI, cooperative di PMI e associazioni di PMI iscritte alla sezione imprese agricole, ittiche e Agromeccaniche, attive da almeno due anni e con almeno una sede locale nel territorio nazionale.

Settori ammessi / esclusi

Sono ammesse soltanto le imprese agricole, ittiche e agromeccaniche

INIZIATIVE AGEVOLABILI

Investimenti ammissibili

Investimenti finalizzati all’incremento della produttività nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura attraverso la diffusione delle migliori tecnologie disponibili per la gestione digitale dell’impresa, per l’utilizzo di macchine, di soluzioni robotiche, di sensoristica e di piattaforme e infrastrutture 4.0, per il risparmio dell’acqua e la riduzione dell’impiego di sostanze chimiche, nonché per l’utilizzo di sottoprodotti.

Gli aiuti agli investimenti nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria devono soddisfare almeno uno dei seguenti obiettivi:

  1. miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell’azienda agricola, in particolare mediante una riduzione dei costi di produzione o il miglioramento e la riconversione della produzione,
  2. miglioramento dell’ambiente naturale, delle condizioni di igiene o del benessere degli animali, purché non si tratti di investimento realizzato per conformarsi alle norme dell’Unione europea.
  3. realizzazione e miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, all’adeguamento ed alla modernizzazione dell’agricoltura, compresi l’accesso ai terreni agricoli, la ricomposizione e il riassetto fondiari, l’efficienza energetica, l’approvvigionamento di energia sostenibile e il risparmio energetico e idrico.
  4. contributo alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici, anche attraverso la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e il miglioramento del sequestro del carbonio, nonché promozione dell’energia sostenibile e dell’efficienza energetica.
  5. contributo alla bioeconomia circolare sostenibile e promozione dello sviluppo sostenibile e di un’efficiente gestione delle risorse naturali come l’acqua, il suolo e l’aria, anche attraverso la riduzione della dipendenza chimica.
  6. contributo ad arrestare e invertire la perdita di biodiversità, migliorare i servizi ecosistemici e preservare gli habitat e i paesaggi.

I costi per investimenti in materia di irrigazione sono ammessi a condizione che siano rispettate le condizioni di cui all’art. 14, paragrafo 6, lettera f) del Regolamento UE 2022/2472 e che, nel bacino idrografico in cui vengono realizzati gli investimenti, sia assicurato un contributo destinato al recupero dei costi dei servizi idrici da parte del settore agricolo.

Spese ammissibili

Investimenti (no leasing) in innovazione tecnologica di importo non inferiore a 70.000 euro e non superiore a 500.000 euro.

Per il settore pesca il limite minimo degli investimenti è stabilito in 10.000 euro.

  • macchine, strumenti e attrezzature per l’agricoltura. In particolare, macchine, anche motrici e operatrici, strumenti e dispositivi per il carico e lo scarico, la movimentazione, la pesatura e la cernita automatica dei pezzi, dispositivi di sollevamento e manipolazione automatizzati, droni, Automated Guided Vehicles (AGV) e sistemi di convogliamento e movimentazione flessibili, e/o dotati di riconoscimento dei pezzi, attrezzature per i trattamenti con prodotti fitosanitari e per lo spandimento dei fertilizzanti, che soddisfino uno dei seguenti requisiti:

– presenza o compatibilità con un sistema ISOBUS o equivalente con funzionalità task controller;

– presenza di un sistema di interconnessione leggera che sia in grado di trasmettere dati in uscita, funzionali, a titolo esemplificativo, a soddisfare i requisiti ulteriori di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto e di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo (rif. Circolare MISE del 01/08/2018, n. 295485);

– presenza di un sistema di guida automatica o semi automatica (rif. Circolare MISE 23 maggio 2018, n. 177355);

– presenza di un sistema di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto;

– presenza di soluzioni proprietarie per controllo a rateo variabile, controllo sezioni o strategie di guida parallela;

– presenza di un sistema di gestione intelligente dell’irrigazione attraverso sensing delle condizioni irrigue del terreno o della coltura e utilizzo di algoritmi di supporto alle decisioni che consentano di stabilire le strategie migliori per ottimizzare la resa e minimizzare il consumo di risorse idriche.

  • macchine mobili non stradali per agricoltura e zootecnia. In particolare, tutte le macchine rientranti nel campo di applicazione del Regolamento (UE) 2016/1628 (Prescrizioni in materia di limiti di emissione di inquinanti gassosi e particolato inquinante per i motori a combustione interna) che soddisfano entrambi i seguenti requisiti: motorizzazione elettrica (cosiddette “macchine a zero emissioni”), e destinazione ad attività agricole o zootecniche.
  • macchine per la zootecnia. In particolare, macchine ed attrezzature dedicate al settore zootecnico caratterizzate da un elevato livello tecnologico e di automazione, quali:

– macchine il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti;

– macchine utensili e impianti per la realizzazione di prodotti mediante la trasformazione dei materiali e delle materie prime;

– sistemi di monitoraggio in process per assicurare e tracciare la qualità del prodotto o del processo produttivo e che consentono di qualificare i processi di produzione in maniera documentabile e connessa al sistema informativo di fabbrica.

Per tali macchine/ attrezzature è necessaria la presenza di almeno uno dei seguenti requisiti:

i) sistema di interconnessione leggera in grado di trasmettere dati in uscita, funzionali, a titolo esemplificativo, a soddisfare i requisiti ulteriori di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto e di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo (rif. Circolare MISE del 01/08/2018, n. 295485), o

ii) sistema di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori.

  • trattrici agricole (in sostituzione di trattrici marcianti e funzionanti, con anno di immatricolazione non successivo al 2018, in proprietà da almeno 18 mesi, con numero di matricola e oggetto di rottamazione da parte del venditore della nuova macchina) che rientrano nel campo di applicazione del Regolamento (UE) n. 167/2013, con motorizzazione Stage V, che soddisfino almeno uno dei seguenti requisiti:

– presenza di un sistema ISOBUS o equivalente, per garantire la necessaria interoperabilità con le attrezzature portate (per esempio, Display di bordo ISOBUS con funzionalità Task Controller);

– presenza di un sistema di guida automatica o semiautomatica basata su GPS, per garantire una maggiore precisione nelle lavorazioni e quindi anche una maggiore efficienza in termini di consumi (Circolare MISE n. 177355);

– presenza di un sistema di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori (rif. Circolare MISE del 01/08/2018, n. 295485).

  • investimenti per la pesca e l’acquacoltura i cui costi rientrano nel campo di applicazione del Regolamento (UE) 2022/2473 della Commissione del 14 dicembre 2022, collegati ai seguenti interventi:
  1. attrezzature di bordo volte alla riduzione dell’emissione di sostanze inquinanti o gas a effetto serra nonché ad aumentare l’efficienza energetica dei pescherecci attrezzi da pesca innovativi e selettivi;
  2. strumenti e attrezzature innovative di bordo che migliorano la qualità dei prodotti della pesca;
  3. macchinari, strumenti e attrezzature per l’acquacoltura utili alla riduzione dell’impatto negativo o l’accentuazione degli effetti positivi sull’ambiente, nonché l’uso più efficiente delle risorse utilizzate nel processo;
  4. macchinari, strumenti e attrezzature volti all’ottenimento di una considerevole riduzione nell’impatto delle imprese dell’acquacoltura sull’utilizzo e sulla qualità delle acque, in particolare tramite la riduzione del quantitativo utilizzato d’acqua o di sostanze chimiche, antibiotici e altri medicinali o il miglioramento della qualità delle acque in uscita, anche facendo ricorso a sistemi di acquacoltura multitrofica ovvero che aumentino l’efficienza energetica e favoriscano l’utilizzo delle fonti rinnovabili.

Note Aggiuntive

Per presentare la domanda è necessario allegare almeno tre preventivi e una visura della centrale rischi, in sede di rendicontazione è necessaria una perizia del bene oggetto di agevolazione su conformità al bando e congruità del prezzo in fase di SAL di acconto, in fase di SAL finale sarà necessario presentare polizze a copertura dei rischi furto incendio e scoppio a favore di ISMEA sui beni agevolati.

Per un periodo minimo di cinque anni, dalla data di concessione dell’agevolazione, l’impresa beneficiaria è tenuta al rispetto dei vincoli sull’investimento, sull’attività e sulla sede operativa .

AGEVOLAZIONE

Forma tecnica ed Intensità

Contributo a fondo perduto

Varia a seconda della natura dell’impresa e dell’importo dell’investimento, fino ad un massimo del 95%.

Le sole PMI agricole e della pesca possono accedere alla garanzia fino all’80% del valore del finanziamento bancario eventualmente richiesto per coprire i costi non coperti dal contributo. Nei limiti del 25% del massimale di aiuto possono essere anche concessi contributi diretti all’abbattimento del costo delle commissioni di garanzia.

Calcolo contributo a fondo perduto Bando ISMEA 2024

Fondi stanziati

90 milioni di euro.

OPERATIVITA'

Scadenze

L’accreditamento, la compilazione e la preconvalida delle domande di accesso alle agevolazioni possono essere effettuati a partire dalle ore 12.00 del giorno 15 novembre 2024, data di apertura dello sportello telematico fino alle ore 12.00 del giorno 13 dicembre 2024.

La presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni può essere effettuata a partire dalle ore 12.00 del giorno 18 dicembre 2024.

Tempi di istruttoria

Concessione entro 30 giorni dalla domanda.

Entro 60 giorni dalla comunicazione di concessione è necessario rendicontare il versamento dell’acconto.

Entro dodici mesi dalla data di comunicazione di concessione delle agevolazioni è necessario rendicontare l’intero investimento.

L’erogazione del contributo a fondo perduto ha luogo in un’unica soluzione sul conto corrente indicato in sede di domanda di accesso alle agevolazioni.

Criteri di selezione / elementi premianti

Le domande vengono valutate in ordine cronologico.

Per presentare la domanda è necessario allegare almeno tre preventivi e una visura della centrale rischi, in sede di rendicontazione è necessaria una perizia del bene oggetto di agevolazione su conformità al bando e congruità del prezzo in fase di SAL di acconto, in fase di SAL finale sarà necessario presentare polizze a copertura dei rischi furto incendio e scoppio a favore di ISMEA sui beni agevolati.

Il soggetto richiedente deve disporre di un conto corrente bancario dedicato.

Alla domanda andranno allegati n.3 preventivi di spesa confrontabili, emessi non oltre novanta giorni prima dalla data di presentazione della domanda.

I preventivi devono essere forniti su carta intestata, datati e con firma autografa, da fornitori diversi (indipendenti tra loro), e descrivere nei dettagli l’oggetto della fornitura.

Ciascun preventivo deve riportare la dichiarazione di conformità del bene oggetto di investimento rispetto ad una delle macrocategorie di cui all’articolo 5 del Decreto.

Per i beni per i quali, per il carattere di innovatività, non è possibile reperire tre differenti offerte comparabili tra di loro, è necessario presentare una relazione tecnica illustrativa rilasciata da un tecnico abilitato, in merito alla scelta del bene e dei motivi di unicità del preventivo proposto.

L’agevolazione richiesta deve fare necessariamente riferimento al preventivo economicamente più vantaggioso. Va inoltre allegata visura rilevata presso la Centrale dei Rischi della Banca d’Italia, con data contabile più recente (due mesi precedenti quello di presentazione della domanda) dalla quale emerga l’assenza di scaduti, sconfinamenti o sofferenze rilevati all’ultimo mese disponibile.

Nel caso di beni agevolabili nel solo caso di sostituzione, deve essere indicato riferimento del bene oggetto di sostituzione.

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