Fondo di Garanzia MCC: Guida al Medio Credito Centrale per PMI
27 Novembre 2025
La Garanzia Mediocredito Centrale è la copertura pubblica del Fondo di Garanzia per PMI gestito da Mediocredito Centrale. Serve a ridurre il rischio per banche e intermediari, così le imprese ottengono credito con meno garanzie reali. Per attivarla: scegliere l’intermediario, fare pre‑istruttoria, inviare domanda sul portale, attendere delibera, perfezionare il finanziamento.

INDICE
- FONDO DI GARANZIA DEL MEDIO CREDITO CENTRALE: COS’È E A COSA SERVE
- GARANZIA MEDIOCREDITO CENTRALE: COME FUNZIONA E COSA COPRE
- REQUISITI GARANZIA MEDIOCREDITO CENTRALE: CHI PUÒ ACCEDERE E LIMITI
- COME ATTIVARE LA GARANZIA MCC: GUIDA COMPLETA
- LINEE DI FINANZIAMENTO, MASSIMALI E PERCENTUALI DI COPERTURA
- VANTAGGIO E PRIVILEGI DELLA GARANZIA MEDIOCREDITO CENTRALE PER LE PMI
- RIFERIMENTI NORMATIVI
- MICROCREDITO E PICCOLE OPERAZIONI: COME CAMBIA IL FONDO DI GARANZIA
- FAQ SULLA GARANZIA MEDIOCREDITO CENTRALE
- LINK E DOCUMENTI UTILI
FONDO DI GARANZIA DEL MEDIO CREDITO CENTRALE: COS’È E A COSA SERVE
Il Fondo di Garanzia per le micro, piccole e medie imprese è uno strumento pubblico istituito con la Legge 662 del 1996 per facilitare l’accesso al credito. La gestione operativa è affidata a un raggruppamento temporaneo con Mediocredito Centrale come mandataria, affiancata da primari istituti italiani. In pratica, il Fondo non eroga denaro all’impresa. Garantisce una quota del finanziamento concesso da banche, società di leasing e altri intermediari, così l’operazione diventa sostenibile per chi la delibera e accessibile per chi la richiede. La garanzia pubblica sostituisce o accompagna garanzie reali e personali che spesso pesano su PMI e professionisti. La banca beneficia di minor assorbimento di capitale di vigilanza sulla porzione garantita, e questo si riflette in condizioni economiche più morbide e, a volte, in tempi di erogazione più rapidi. Nel picco pandemico la domanda è esplosa, arrivando a decine di migliaia di richieste al giorno. Oggi il Fondo opera in regime ordinario, con volumi in essere scesi a circa 91 miliardi di euro e tassi di deterioramento in linea con il sistema bancario.
Un dettaglio spesso trascurato. Il beneficiario finale della garanzia non è l’impresa, ma la banca, che riceve la copertura. L’impresa trae il vantaggio indiretto. E se la banca escute la garanzia, il Fondo paga la quota coperta e si surroga nel credito verso l’impresa per recuperare risorse pubbliche.
GARANZIA MEDIOCREDITO CENTRALE: COME FUNZIONA E COSA COPRE
La Garanzia del Mediocredito Centrale copre una percentuale del capitale del finanziamento, variabile in base a finalità, profilo di rischio e norme vigenti, con un tetto massimo di 5 milioni di euro per singola impresa. Sulle linee per investimenti la copertura ordinaria arriva fino all’80 percento. Sulle operazioni di liquidità, nel quadro 2025, la copertura è stata rimodulata tipicamente al 50 percento.
Durante le misure straordinarie Covid sono stati previsti piccoli finanziamenti fino a 30 mila euro coperti al 100 percento, con durate estese e pre-ammortamenti, per dare ossigeno nelle fasi di emergenza. Tornando all’ordinario, il Fondo interviene su operazioni di medio termine, leasing, breve termine, e rinegoziazioni con specifiche condizioni. La garanzia è “a prima richiesta”, cioè viene liquidata alla banca quando si verifica l’evento di rischio e la documentazione è completa, riducendo l’incertezza di recupero.
Si può avere garanzia diretta alla banca, oppure riassicurazione e controgaranzia se la prima istanza è prestata da un Confidi. La logica è semplice. Una copertura pubblica in prima istanza, o in secondo livello, comprime il rischio residuo per l’intermediario e apre credito dove altrimenti si chiuderebbe la porta.
REQUISITI GARANZIA MEDIOCREDITO CENTRALE: CHI PUÒ ACCEDERE E LIMITI
Può accedere chi rientra nella definizione di PMI secondo criteri UE, cioè meno di 250 dipendenti e limiti di fatturato o bilancio, con iscrizione al Registro Imprese o partita IVA per professionisti. Sono ammissibili quasi tutti i settori, con esclusioni storiche su comparti specifici come attività finanziarie e alcune produzioni particolari, e con esclusione di imprese già in grave difficoltà o con posizioni classificate come NPL al momento della richiesta.
Il modello di valutazione MCC usa bilanci, dati di Centrale Rischi, forma giuridica, settore e informazioni bancarie per assegnare la fascia di rating, dalla prima alla quinta. Su questa base si calibra la percentuale di copertura. Imprese nelle fasce peggiori possono avere coperture maggiori proprio perché l’aiuto pubblico è mirato a dove serve di più. Imprese in fascia 5, nel regime 2025, non risultano coperte nelle linee standard.
C’è anche la finestra MidCap. Con autorizzazione UE, imprese fino a 499 dipendenti possono accedere con coperture ridotte su liquidità e investimenti, per colmare un vuoto di mercato tra PMI classiche e grandi imprese. Alcune operazioni possono ricadere nel regime de minimis, con regole di cumulabilità degli aiuti e plafond da gestire nel triennio. Il punto pratico è evitare sovrapposizioni di aiuti che superino i limiti consentiti, pianificando la sequenza di misure nel piano finanziario, specie se si combinano contributi, garanzie e crediti d’imposta.
COME ATTIVARE LA GARANZIA MCC: GUIDA COMPLETA
Scelta dell’intermediario finanziario e pre-istruttoria
- Seleziona la banca o il Confidi. Scegli chi conosce il Fondo e usa spesso la garanzia MCC, così la pratica scorre più diritta.
- Pre-istruttoria. Condividi bilanci, andamentale, centrale rischi, business plan. La banca simula la fascia MCC e definisce forma tecnica e durata.
- Ottimizza la richiesta. Allinea finalità e importi ai massimali e alle coperture disponibili, evitando errori banali che rallentano delibera e inserimento a sistema.
Domanda sul portale del Fondo e documentazione
- Inserimento sul portale. L’intermediario carica la domanda nel Portale del Fondo di Garanzia, con modulistica e allegati previsti dalle Disposizioni Operative.
- Documenti. Servono bilanci o dichiarazioni, visure, autocertificazioni su requisiti, prospetto del finanziamento, eventuale attestazione Confidi in caso di controgaranzia.
- Verifica formale. Il Gestore controlla requisiti e coerenza tecnica. In caso di integrazioni, rispondi subito, perché ritardi portano improcedibilità o slittano la finestra di delibera.
Delibera, concessione e attivazione della garanzia
- Delibera. La banca approva il credito e, in parallelo, attende l’esito della garanzia. La conferma arriva via PEC, con indicazione della copertura e della validità temporale.
- Perfezionamento. Si stipula il contratto di finanziamento entro i termini del Fondo, altrimenti scatta il mancato perfezionamento. Per microimprese non è dovuta la commissione di rinuncia.
- Erogazione. La garanzia è attiva, la banca eroga e monitora la posizione. Il merito di credito rimane rilevante, anche con Centrale mediocredito garanzia a coprire parte del rischio.
LINEE DI FINANZIAMENTO, MASSIMALI E PERCENTUALI DI COPERTURA
La matrice operativa 2024‑2025 distingue per finalità. Investimenti hanno coperture più alte. Liquidità pura è rimodulata. Operazioni di importo ridotto hanno un capitolo dedicato. Il massimale garantito per impresa è fissato a 5 milioni di euro, con soglie per singola operazione da rispettare.
| Finalità | Copertura tipica | Note operative |
|---|---|---|
| Investimenti | Fino a 80 percento | Garanzia diretta o riassicurazione Confidi. |
| Liquidità | Circa 50 percento | Riparametrata nel 2025 per profilo di rischio. |
| Operazioni ridotte | Fino a 100 percento | Piccole operazioni, soggette a soglie e condizioni. |
| Microcredito | 80 percento, con estensioni | Plafond specifico, estendibile con riassicurazione. |
Investimenti, liquidità e rinegoziazioni ammissibili
Investimenti coprono acquisto di beni materiali e immateriali, digitalizzazione, efficientamento, ampliamenti. Sulla liquidità si finanziano fabbisogni di capitale circolante e scorte, con coperture inferiori rispetto agli investimenti nella fase ordinaria 2025. Le rinegoziazioni e consolidamenti sono ammissibili se migliorano il profilo di rimborso e rispettano le durate e le percentuali del Fondo, con durate massime tipiche intorno a 6 anni in assetto ordinario, e con estensioni previste nei piccoli prestiti straordinari Covid.
Startup, PMI innovative e settore turismo
Start-up e PMI innovative hanno corsie preferenziali su commissioni e coperture, con azzeramento di costi una tantum in alcuni casi e coperture fino a 80 percento su programmi di investimento. Il turismo, tra i comparti più colpiti negli anni recenti, utilizza la garanzia su interventi per ristrutturazioni, riqualificazioni e capitale circolante collegato alla stagionalità, con parametri ordinari di copertura e attenzione a bilanci e flussi.
Garanzie dirette, riassicurazioni e controgaranzie
La garanzia diretta viene prestata dal Fondo alla banca. La riassicurazione e la controgaranzia intervengono quando la prima istanza è del Confidi, che garantisce la banca e chiede al Fondo di riassicurare o controgarantire quella copertura. È una catena che distribuisce il rischio e velocizza la delibera quando il Confidi conosce bene il territorio e il profilo dell’impresa.
VANTAGGIO E PRIVILEGI DELLA GARANZIA MEDIOCREDITO CENTRALE PER LE PMI
I vantaggi sono concreti. Più accesso al credito quando mancano garanzie reali, condizioni mediamente più favorevoli, e spesso tempi più brevi. La banca beneficia di ponderazione di rischio pari a zero sulla quota garantita, che alleggerisce i vincoli patrimoniali e consente pricing più sostenibile per l’impresa. In caso di default, il Fondo paga la porzione coperta e si surroga nel credito verso l’impresa, con un titolo di natura pubblicistica e un privilegio che la giurisprudenza ha definito ex lege sulla restituzione delle somme liquidate.
Questo “garanzia mediocredito centrale privilegio” ha implicazioni pratiche. Una volta pagata la banca, entra un creditore pubblico con strumenti di recupero altrettanto strutturati, e la posizione va trattata con piani reali, non con rinvii. “Meglio sistemare quando si vede l’onda arrivare, non dopo che ti ha travolto”. È un detto che rende bene la sostanza.
RIFERIMENTI NORMATIVI
Garanzia Mediocredito Centrale e Legge 662/96
La Legge 662 del 1996 ha istituito il Fondo per favorire l’accesso al credito della piccola impresa. Il ruolo di Mediocredito Centrale come gestore è cresciuto nel tempo, integrando credito alle imprese e gestione di fondi pubblici nel perimetro del gruppo Invitalia, con forte attenzione a PMI e Sud. Le Disposizioni Operative definiscono ogni anno coperture, massimali e modalità di intervento, con aggiornamenti puntuali recepiti dagli intermediari.
Regime de minimis e cumulabilità degli aiuti
Le garanzie possono rientrare in de minimis, specie su piccole operazioni e microcredito. La cumulabilità degli aiuti va gestita nel piano finanziario d’impresa, considerando eventuali contributi, crediti d’imposta e altre garanzie pubbliche, per non superare i tetti triennali e per mantenere coerenza con le regole UE. Buona pratica è tenere un “registro interno” degli aiuti e pianificare per tempo l’ordine di utilizzo.
Garanzia mediocredito centrale COVID: cosa resta dopo le misure straordinarie
La stagione straordinaria ha avuto misure eccezionali. Prestiti fino a 30 mila euro coperti al 100 percento con pre ammortamenti ampi e procedure semplificate. Con il ritorno all’ordinario nel 2024, i volumi garantiti si sono ridimensionati e i tassi di deterioramento Covid sono rimasti moderati, intorno al 2,6 percento, in linea con la normalizzazione del comparto.
MICROCREDITO E PICCOLE OPERAZIONI: COME CAMBIA IL FONDO DI GARANZIA
Il microcredito è spesso la porta d’ingresso per nuove attività e per microimprese. La garanzia arriva all’80 percento con possibilità di estendere i plafond e, sulle operazioni fino a 50 mila euro, può arrivare al 100 percento con condizioni specifiche. Le operazioni di importo ridotto fino a 100 mila euro hanno regole snelle pensate proprio per velocizzare istruttorie piccole ma vitali per l’operatività quotidiana.
Nel concreto, l’artigiano che acquista attrezzature o il negozio di quartiere che rinnova il punto vendita vedono nella “mediocredito centrale garanzia” un acceleratore. Le banche, con Confidi e Fondo, costruiscono il ponte finanziario tra progetto e cassa, a patto di avere bilanci ordinati e pagamenti regolari. Chi ha provato sa la differenza tra attendere mesi e vedere i fondi arrivare quando servono davvero.
FAQ SULLA GARANZIA MEDIOCREDITO CENTRALE
Come funziona il Fondo di garanzia per il microcredito?
Sulle micro operazioni la garanzia arriva all’80 percento con estensioni possibili, e può toccare il 100 percento su piccoli importi con condizioni specifiche. L’obiettivo è rendere finanziabili attività nate da poco con sostanza economica ma poche garanzie reali.
Quanto tempo per la garanzia MCC?
Dipende da completezza documentale, esito della valutazione MCC e carico operativo dell’intermediario. Operazioni standard con fascicolo pulito scorrono più veloci. In caso di integrazioni, la finestra si allunga. Buone checklist riducono i tempi.
Come posso attivare la garanzia MCC?
Rivolgiti alla banca o a un Confidi. Fai pre‑istruttoria, la banca inserisce la domanda nel Portale del Fondo, il Gestore verifica requisiti e concede la garanzia. Si perfeziona il finanziamento entro i termini e la garanzia diventa operativa.
Conclusioni e prossimi passi per le imprese
La Garanzia mediocredito centrale resta il canale più concreto per trasformare piani d’impresa in credito sostenibile. Funziona quando dossier e flussi tornano, copre bene gli investimenti, sostiene microcredito e piccole operazioni, e dà spinta a startup e PMI innovative. Il passo successivo. Preparare la documentazione, simulare la fascia MCC, scegliere l’intermediario giusto e allineare finalità e durata alla copertura disponibile. Chi si muove bene oggi trova credito domani, senza inciampare nei tecnicismi.
LINK E DOCUMENTI UTILI
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