IPERAMMORTAMENTO 2026: NUOVE ALIQUOTE E AGEVOLAZIONE CONCESSA
Il panorama degli strumenti di sostegno alle imprese si rinnova: con la bozza della Legge di Bilancio 2026, l’iperammortamento si prepara a tornare, sostituendo gli attuali crediti d’imposta 4.0 e transizione 5.0. Questa nuova e potenziata versione dell’iperammortamento nel 2026, rappresenterà il principale incentivo 4.0 del 2026 sostenendo la trasformazione tecnologica ed ecologica del tessuto produttivo italiano.
L’agevolazione 4.0 2026 si rivolgerà alle aziende che investono in nuovi macchinari e beni strumentali 4.0, estendendo il beneficio anche al software 4.0, precedentemente escluso. L’intervento è strutturato in due pilastri: gli investimenti per l’Industria 4.0 e quelli specificamente dedicati alla Transizione Ecologica, con aliquote di maggiorazione del costo di acquisizione che possono arrivare fino al +220% per la quota investita.
L’iperammortamento 4.0 non si configura più come credito di imposta, ma come una maggiorazione del costo deducibile ai fini IRES/IRAP, vincolata all’interconnessione dei beni e, per gli investimenti green, al raggiungimento di specifici obiettivi di risparmio energetico. Si tratta di un’opportunità cruciale per l’innovazione, sebbene i tempi di godimento del beneficio siano ripartiti su un arco temporale più lungo. È fondamentale per le aziende comprendere subito come accedere a questo regime, in attesa del decreto attuativo che ne definirà tutti i dettagli operativi.

INDICE
- BENEFICIARI IPERAMMORTAMENTO 2026
- INVESTIMENTI AMMISIBILI DEL NUOVO IPERAMMORTAMENTO
- AGEVOLAZIONE E ALIQUOTE DI AMMORTAMENTO
- PROCEDURA SEMPLIFICATA
- SCADENZE E TEMPISTICHE CHIAVE
- CUMULABILITÀ CON ALTRI INVESTIMENTI
- OPERATIVITÀ: COME OTTENERE L’IPERAMMORTAMENTO
- SCARICA IL FOGLIO EXCEL PER IL CALCOLO DELL’IPERAMMORTAMENTO
- LINK E DOCUMENTI UTILI
- FAQ
BENEFICIARI IPERAMMORTAMENTO 2026

Possono accedere al nuovo iperammortamento i soggetti titolari di reddito d’impresa che effettuano investimenti in beni strumentali.
Esclusioni e Condizioni
Il beneficio non spetta alle imprese che si trovano in una delle seguenti condizioni:
- in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, o concordato preventivo senza continuità aziendale;
- sottoposte ad altra procedura concorsuale
- destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi del D.Lgs. 8 giugno 2001, n. 231.
In ogni caso, la concessione del beneficio è subordinata a:
- rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, applicabili in ciascun settore;
- corretto adempimento degli obblighi contributivi previdenziali e assistenziali nei confronti dei lavoratori.
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INVESTIMENTI AMMISIBILI DEL NUOVO IPERAMMORTAMENTO
Sono considerati ammissibili i seguenti investimenti:
- BENI 4.0 – Beni materiali e immateriali strumentali nuovi, compresi, rispettivamente, negli elenchi di cui agli allegati A e Allegato B annessi alla Legge 11 dicembre 2016, n. 232, interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura.
- IMPIANTI AUTOPRODUZIONE ENERGIA – Beni materiali nuovi strumentali all’esercizio d’impresa, finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo anche a distanza, ai sensi dell’articolo 30, comma 1, lettera a), numero 2), del D.Lgs. 8 novembre 2021, n. 199, compresi gli impianti per lo stoccaggio dell’energia prodotta. In riferimento all’autoproduzione e all’autoconsumo di energia da fonte solare, sono considerati ammissibili esclusivamente gli impianti con moduli fotovoltaici di cui all’articolo 12, comma 1, lettere a), b) e c), del decreto-legge 9 dicembre 2023, n. 181, convertito, con modificazioni, dalla Legge 2 febbraio 2024, n. 11.
- INVESTIMENTI PER LA TRANSIZIONE ECOLOGICA – Investimenti finalizzati alla realizzazione di obiettivi di transizione ecologica, ivi compresa la riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva cui si riferisce l’investimento, non inferiore al 3% o, in alternativa, la riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento non inferiore al 5%
AGEVOLAZIONE E ALIQUOTE DI AMMORTAMENTO
Investimenti 4.0 e Autoproduzione di energia
Le aziende che investono in tecnologie previste dagli allegati A e B della legge di bilancio 2026 possono beneficiare di una maggiorazione dell’ammortamento. Questo incentivo è fondamentale per accelerare la transizione 4.0 e 5.0, consentendo alle imprese di ammortizzare più rapidamente i costi sostenuti per l’innovazione tecnologica. Ecco quindi le nuove aliquote di iperammortamento previste:
- +180% per investimenti fino a 2,5 milioni € (beneficio fiscale stimato con IRES al 24%: 43,2%)
- +100% per la quota oltre 2,5 e fino a 10 milioni € (beneficio fiscale stimato con IRES al 24%: 24%)
- +50% per la quota oltre 10 e fino a 20 milioni € (beneficio fiscale stimato con IRES al 24%: 12%)
Investimenti per la Transizione Ecologica
Un aspetto cruciale dell’iperammortamento 2026 riguarda gli investimenti destinati alla transizione ecologica. La legge di bilancio 2026 prevede incentivi per l’acquisto di impianti fotovoltaici e sistemi di stoccaggio dell’energia, promuovendo l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo. Questo rappresenta un’opportunità per le imprese di ridurre la propria dipendenza dalle fonti energetiche tradizionali e di contribuire attivamente alla sostenibilità ambientale. Ecco le nuove aliquote previste dalla legge di bilancio 2026:
- +220% per investimenti fino a 2,5 milioni € (beneficio fiscale stimato con IRES al 24%: 52,8%)
- +140% da 2,5 e fino a 10 milioni € (beneficio fiscale stimato con IRES al 24%: 33,6%)
- +90% per la quota oltre 10 e fino a 20 milioni € (beneficio fiscale stimato con IRES al 24%: 21,6%)
TABELLA RIASSUNTIVA DELLE NUOVE ALQUOTE DELL’IPERAMMORTAMENTO 2026
| Tipologia di investimento | Fascia di investimento | Maggiorazione ammortamento | Beneficio fiscale stimato (IRES 24%) |
|---|---|---|---|
| Investimenti 4.0 e 5.0 | Fino a 2,5 milioni € | +180% | 43,2% |
| Oltre 2,5 e fino a 10 milioni € | +100% | 24% | |
| Oltre 10 e fino a 20 milioni € | +50% | 12% | |
| Investimenti per la Transizione Ecologica (autoproduzione di energia da fonti rinnovabili) | Fino a 2,5 milioni € | +220% | 52,8% |
| Oltre 2,5 e fino a 10 milioni € | +140% | 33,6% | |
| Oltre 10 e fino a 20 milioni € | +90% | 21,6% |
PROCEDURA SEMPLIFICATA
La riduzione dei consumi energetici si considera in ogni caso conseguita nei seguenti casi:
- Investimenti in beni compresi nell’allegato A annesso alla Legge 11 dicembre 2016, n. 232, effettuati in sostituzione di beni materiali con caratteristiche tecnologiche analoghe, interamente ammortizzati da almeno 24 mesi alla data di presentazione della comunicazione di accesso al beneficio.
- Progetti di innovazione realizzati tramite una ESCo (Energy Service Company), in presenza di un contratto EPC (Energy Performance Contract) nel quale sia espressamente previsto l’impegno a conseguire:
- una riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva, localizzata nel territorio nazionale, non inferiore al 3%,
oppure - una riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento non inferiore al 5%.
- una riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva, localizzata nel territorio nazionale, non inferiore al 3%,
SCADENZE E TEMPISTICHE CHIAVE

Ai fini esclusivi della determinazione delle quote di ammortamento e dei canoni di locazione finanziaria, il costo di acquisizione è maggiorato secondo le misure indicate nelle tabelle riportate di seguito, in relazione a:
investimenti effettuati dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2026, oppure entro il 30 giugno 2027, a condizione che, entro il 31 dicembre 2026:
- sia stato effettuato il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
- sia stato effettuato il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
CUMULABILITÀ CON ALTRI INVESTIMENTI
La cumulabilità dell’iperammortamento 2026 con altre forme di agevolazione rappresenta un aspetto di grande interesse per le imprese. Il cumulo tra l’agevolazione concessa con l’iperammortamento 2026 ed altri incentivi ed agevolazioni disponibili permetterà alle aziende di massimizzare i benefici derivanti dagli investimenti in beni strumentali nuovi, ottimizzando le risorse disponibili e accelerando il processo di ammodernamento tecnologico.
Il beneficio è cumulabile con ulteriori agevolazioni finanziate con risorse nazionali ed europee che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che il sostegno non copra le medesime quote di costo dei singoli investimenti del progetto di innovazione e non porti al superamento del costo sostenuto. La relativa base di calcolo è assunta al netto delle altre sovvenzioni o dei contributi a qualunque titolo ricevuti per le stesse spese ammissibili. La maggiorazione del costo di cui al comma 1 non si applica agli investimenti che beneficiano delle disposizioni di cui all’articolo 1, comma 446, della legge 30 dicembre 2024, n. 207
OPERATIVITÀ: COME OTTENERE L’IPERAMMORTAMENTO
Per ottenere l’iperammortamento 2026, le imprese devono seguire una precisa procedura operativa. Innanzitutto, è necessario che gli investimenti in beni materiali e immateriali siano effettuati dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2026, oppure entro il 30 giugno 2027, a condizione che l’ordine sia accettato dal venditore entro il 31 dicembre 2026 e sia stato versato un acconto di almeno il 20%. Successivamente, è indispensabile predisporre una perizia tecnica asseverata che attesti la conformità degli investimenti ai requisiti previsti dalla legge, in particolare per quanto riguarda l’interconnessione al sistema aziendale e il rispetto dei criteri della transizione 4.0 e 5.0.
Tuttavia, per conoscere il processo di ottenimento del nuovo iperammortamento sarà necessario aspettare che venga pubblicato il decreto attuativo e le regole di applicazione dello stesso.
SCARICA IL FOGLIO EXCEL PER IL CALCOLO DELL’IPERAMMORTAMENTO
Abbiamo predisposto un Foglio Excel gratuito per calcolare in autonomia quale sarebbe il beneficio fiscale ottenibile applicando le nuove aliquote dell’iperammortamento 2026.
LINK E DOCUMENTI UTILI
Bozza della Legge di Bilancio 2026
FAQ
Quali sono i soggetti beneficiari?
Possono accedere all’agevolazione le imprese titolari di reddito d’impresa. Non sono invece destinatari i professionisti che determinano il reddito esclusivamente ai sensi degli articoli relativi alle attività professionali (es.: determinate tipologie di soggetti).
Qual è il periodo temporale per effettuare gli investimenti?
La misura è prevista per investimenti effettuati nel periodo dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2026. È prevista una “coda” per la consegna dei beni entro il 30 giugno 2027, a condizione che l’ordine sia accettato dal venditore entro il 31 dicembre 2026 e sia stato versato un acconto almeno pari al 20% del costo di acquisizione entro tale data.
Quali sono le aliquote di maggiorazione previste?
A titolo indicativo, le maggiorazioni previste per il costo di acquisizione sono:
Per beni strumentali materiali e immateriali (4.0 e non-solo): fino al 180% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro.
Per investimenti “green” finalizzati alla transizione energetica (es.: riduzione consumi ≥3% o processi ≥5%) le maggiorazioni possono arrivare al 220% per investimenti fino a 2,5 milioni.
Per quote eccedenti gli scaglioni da 2,5 milioni fino a 10/20 milioni il beneficio decresce (es. 100% o 50% nelle ipotesi).
Attenzione: si tratta di prime anticipazioni, il testo definitivo della legge può modificare le percentuali.
Quali beni sono agevolabili?
Sono agevolabili beni strumentali nuovi, materiali o immateriali, destinati all’esercizio dell’impresa, con attenzione particolare ai beni “4.0” (interconnessione, automazione, etc.) e – nel caso del super‐beneficio green – agli impianti per autoproduzione di energia da fonti rinnovabili o sistemi di stoccaggio.
È cumulabile con altri incentivi nazionali o comunitari?
Sì, l’agevolazione può essere cumulata con altri incentivi sia nazionali che europei, salvo che la base di calcolo dell’investimento agevolabile non includa altre agevolazioni già godute.
Tuttavia, è fondamentale valutare caso per caso, dato che potrebbero esserci restrizioni specifiche in base al tipo di bene o settore.
Quali sono le condizioni per l’accesso (ordine, acconto, consegna)?
Le condizioni principali sono:
l’ordine del bene deve essere accettato dal venditore entro il 31 dicembre 2026;
deve essere pagato un acconto almeno pari al 20% del costo di acquisizione entro la stessa data;
la consegna del bene potrà avvenire entro il 30 giugno 2027 che costituisce il termine “lungo”.
Quali sono le esclusioni principali?
Fra le esclusioni preliminari: imprese in stato di liquidazione o fallimento, soggetti destinatari di sanzioni interdittive, professionisti che determinano reddito non in forma d’impresa.
Inoltre, è importante verificare che il bene soddisfi i requisiti normativi (ad esempio interconnessione per beni “4.0”) altrimenti l’agevolazione potrebbe essere negata.
Quali vantaggi per l’impresa in termini fiscali?
Dal punto di vista fiscale l’impresa, mediante la maggiorazione del costo, potrà dedurre una quota più ampia rispetto al costo sostenuto. Ciò riduce la base imponibile ai fini dell’IRES (o dell’imposta sul reddito d’impresa). Per esempio: con una maggiorazione al 180% e aliquota IRES 24%, il vantaggio fiscale può essere significativo.
È però da valutare anche la tempistica (l’ammortamento si sviluppa nel tempo) e gli effetti sulla liquidità.
Cosa fare per inserirlo in un progetto di investimento?
Verificare che l’investimento sia programmato entro il periodo ammissibile (2026) e che le condizioni (ordine, acconto) siano rispettate.
Verificare che il bene sia nella categoria agevolabile e soddisfi i requisiti tecnici (es. interconnessione per beni 4.0).
Stimare l’impatto fiscale e la convenienza rispetto ad alternative (ad es. credito d’imposta).
Inserire nell’analisi di progetto (business plan, piano economico-finanziario) l’effetto della maggiore deducibilità e verificare che l’impresa abbia sufficiente capacità reddituale per trarre beneficio.
Tenersi informati sui decreti attuativi (che definiranno modello, operatività, controllo) e preparare la documentazione tecnica richiesta per la rendicontazione.
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