VENETO: INCENTIVI PER L’AGROALIMENTARE 2026

La Regione del Veneto ha pubblicato un Incentivo per l’agroalimentare tramite il Bando SRD13 – Investimenti per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. Questa è un’iniziativa chiave nell’ambito del Complemento Regionale per lo Sviluppo Rurale (CSR) del Piano Strategico Nazionale della PAC 2023-2027.

L’obiettivo principale del bando è erogare un contributo a fondo perduto per rafforzare la produttività, la redditività e la competitività dell’intero comparto agroalimentare e agroindustriale veneto, con un focus sul miglioramento delle performance climatico-ambientali delle aziende.

Se la tua impresa opera nella trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli in Veneto e desideri investire in innovazione e modernizzazione, questo bando rappresenta un’opportunità strategica di finanziamento.

BENEFICIARI

Sono ammesse a beneficiare dell’Incentivo per l’agroalimentare le imprese (singole o associate) che svolgono congiuntamente l’attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.

REQUISITI ESSENZIALI DI AMMISSIBILITÀ:

  • Iscrizione e Attività: L’impresa deve essere regolarmente iscritta alla CCIAA.
  • Prodotti Ammessi: I prodotti oggetto dell’attività devono rientrare nell’Allegato I del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), con esclusione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura.
  • Processo Strutturato: L’attività deve essere realizzata attraverso un processo produttivo strutturato e identificabile.
  • Aziende Produttrici di Materia Prima: Se l’impresa è anche produttrice della materia prima agricola, questa deve essere una quantità NON prevalente (ovvero inferiore al 50%) rispetto al totale di materia prima trasformata.
  • Assenza di Difficoltà: L’impresa non deve trovarsi in situazione di difficoltà, secondo la normativa UE in materia di aiuti di Stato.

DEFINIZIONI CHIAVE (AI FINI DELL’AMMISSIBILITÀ):

  • Trasformazione: Qualsiasi trattamento del prodotto agricolo che non ne alteri la natura agricola finale. Sono escluse le attività preparatorie alla prima vendita del prodotto grezzo.
  • Commercializzazione: Detenzione o esposizione di un prodotto agricolo ai fini della vendita. La vendita diretta da parte di un agricoltore è considerata ammissibile solo se avviene in locali separati e dedicati.

HAI UN INVESTIMENTO DA FARE E VUOI PARTECIPARE AL BANDO?

Richiedi subito la nostra pre-analisi di fattibilità gratuita. Un nostro esperto valuterà la tua posizione e ti ricontatterà.


PROGETTI E SPESE AGEVOLABILI

Il bando finanzia investimenti materiali e immateriali che migliorino la performance economica dell’impresa e che siano coerenti con la filiera agroindustriale veneta. L’ambito degli interventi ammissibili spazia dalla cernita alla vendita finale, in tutto il territorio regionale del Veneto.

TIPOLOGIE DI INVESTIMENTI FINANZIABILI:

  1. Fabbricati e Impianti:
    • Realizzazione, acquisto e ristrutturazione di fabbricati e impianti per le fasi di cernita, lavorazione, conservazione, stoccaggio, condizionamento, trasformazione, confezionamento e commercializzazione.
    • La realizzazione di spacci aziendali è ammissibile solo per la vendita esclusiva dei prodotti trasformati dall’impresa richiedente o dalle associate/collegate.
  2. Macchinari, Attrezzature e Software Nuovi:
    • Acquisto di nuovi macchinari, attrezzature e mezzi di trasporto specialistici (es. veicoli refrigerati per la catena del freddo).
    • Acquisto di hardware e software dedicati ai processi produttivi e di commercializzazione.
  3. Acquisto Terreni:
    • Acquisto di terreni non edificati, limitato al 10% massimo della spesa ammissibile totale, unicamente come lotto o sedime di costruzione.
  4. Spese Generali:
    • Costi per onorari professionali (escluse spese per studi di fattibilità).
    • Costi per la stipula della garanzia fideiussoria per l’anticipo.

PRINCIPALI ESCLUSIONI:

  • Acquisto di fabbricati/terreni tra società collegate.
  • Leasing e acquisto da leasing.
  • Spese per manutenzione ordinaria e riparazioni.
  • Investimenti relativi ad abitazioni di servizio.
  • Investimenti già finanziabili con il bando regionale per il settore vitivinicolo (DGR n. 393/2025).
  • Investimenti per l’installazione di impianti per la produzione di energia elettrica e/o termica da fonti rinnovabili.

INTENSITÀ DEGLI INCENTIVI PER LAGROALIMENTARE 2026

L’incentivo per l’agroalimentare è concesso come contributo a fondo perduto a rimborso delle spese ammissibili.

RISORSE TOTALI E RIPARTIZIONE

Il bando stanzia un importo complessivo di € 33.000.000,00, ripartito per settore produttivo:

Settore ProduttivoImporto a Bando (€)
Zootecnico14.350.000
Vinicolo8.150.000
Ortofrutticolo4.050.000
Grandi colture4.700.000
Settori minori1.300.000
PMI zootecniche in zona montana450.000

ALIQUOTE DEL CONTRIBUTO (INTENSITÀ MASSIMA DI AIUTO)

Categoria Impresa e UbicazioneAliquota Contributo (Fondo Perduto)
PMI in Zona Montana40% delle spese ammissibili
PMI in zona non montana, Grandi Imprese e Intermedie30% delle spese ammissibili

SOGLIE DI SPESA AMMISSIBILE PER DOMANDA

  • Spesa Massima: € 3.000.000,00
  • Spesa Minima (Zona Montana): € 20.000,00
  • Spesa Minima (Altre Zone): € 150.000,00

SCADENZE E TEMPISTICHE CHIAVE

Termine Presentazione Domanda: Le domande devono essere presentate entro il 02 febbraio 2026

Termine di Esecuzione e Saldo: I beneficiari hanno 24 mesi (due anni) dalla data di pubblicazione del decreto di concessione AVEPA sul BURV per completare le operazioni e presentare la domanda di saldo.

Anticipo Obbligatorio: È prevista la richiesta obbligatoria di un anticipo fino al 50% dell’aiuto concesso (con polizza fideiussoria pari al 100% dell’anticipo). L’impegno può essere assolto anche con la presentazione di domanda di saldo o acconto pari o superiore al 50% dell’aiuto concesso.

IMPEGNI FONDAMENTALI DEL BENEFICIARIO

Oltre al mantenimento dei requisiti di ammissibilità, l’impresa si impegna a:

  1. Realizzare il progetto in conformità con il Piano d’Investimento approvato.
  2. Integrazione di Filiera (Obbligatoria): Per i tre anni successivi al saldo, acquisire almeno il 70% delle materie prime da trasformare e commercializzare da aziende agricole o forme associative di produttori (cooperative, OP).

CRITERI DI SELEZIONE E PUNTEGGIO

Le domande saranno inserite in una graduatoria di finanziabilità. Per essere ammesse, le istanze devono conseguire un punteggio minimo di 30 punti. I criteri di priorità valorizzano:

  • Localizzazione Territoriale: Priorità per investimenti in Zona Montana (fino a 5 punti) o in Aree Interne (fino a 1 punto).
  • Integrazione di Filiera: Punteggio per l’adesione a Organizzazioni di Produttori (OP/AOP) o per l’elevato numero di imprese agricole fornitrici (fino a 12 punti).
  • Tipologia degli Investimenti: Punteggio basato sulla rilevanza strategica dell’intervento (max 40 punti) e punti aggiuntivi per:
    • Investimenti per il risparmio idrico e depurazione acque (10 punti).
    • Rimozione e smaltimento dell’amianto (10 punti).
    • Macchine per la produzione di nuovi prodotti (9 punti).
  • Qualità delle Produzioni: Punti per l’adesione a sistemi di certificazione di qualità ufficiali (DOP, IGP, Biologico, SQNPI, ecc.) con punteggi in base alla percentuale di prodotto certificato (fino a 16 punti).

PRECEDENZA IN GRADUATORIA: A parità di punteggio, avrà la precedenza l’impresa con il titolare (ditta individuale) o socio amministratore (società) più giovane.


FAQ

Sì, a condizione che la materia prima agricola prodotta direttamente dall’impresa richiedente sia inferiore al 50% del quantitativo totale di materia prima trasformata. L’attività principale deve essere la trasformazione, non la produzione.

Il Piano d’Investimento deve dimostrare un miglioramento delle prestazioni economiche dell’impresa. Per la maggior parte delle imprese (ditte individuali, società di persone e capitali), questo si traduce nel miglioramento del R.O.I. (Return on Investment) rispetto alla media degli ultimi tre bilanci approvati.

Le PMI che realizzano l’investimento in zona montana possono accedere all’aliquota di sostegno maggiorata del 40% delle spese ammissibili. Inoltre, la spesa minima ammissibile per l’operazione si riduce a € 20.000,00.

 

No. Le spese ammissibili riguardano esclusivamente l’acquisto di macchine e attrezzature nuove. Sono esclusi anche l’acquisto derivante da leasing e l’operazione di leasing stessa.

La richiesta di anticipo pari al 50% dell’aiuto concesso è formalmente obbligatoria. Tuttavia, l’impegno può essere assolto alternativamente presentando, entro i termini previsti, la domanda di saldo o di acconto di importo pari o superiore al 50% dell’aiuto concesso.

L’impresa beneficiaria si impegna ad acquisire, per i tre anni successivi al pagamento del saldo, almeno il 70% delle materie prime da trasformare e commercializzare da aziende agricole attive nella produzione primaria o da specifiche forme associative di produttori (es. cooperative, OP).

Cerchi maggiori informazioni?

Se desideri conoscere a pieno le agevolazioni pubbliche, siamo a disposizione per una consulenza personalizzata volta alla ricerca delle migliori soluzioni per te!

Contattaci

  • Ho letto e accettato le condizioni della Privacy