Investimenti sostenibili e 4.0 per le PMI del Mezzogiorno

Beneficiari

PMI del Mezzogiorno

Contributo

Contributo a fondo perduto + tasso 0

Scadenza

Di prossima pubblicazione

Dettagli

BENEFICIARI

Tipologia

Le PMI in regime di contabilità ordinaria con almeno due bilanci approvati o almeno due dichiarazioni dei redditi che non abbiano effettuato una delocalizzazione verso l’unità produttiva interessata nei due anni antecedenti la presentazione della domanda e che svolgano:

a) attività manifatturiere;

b) attività di servizi alle imprese.

Ubicazione Geografica

Territorio delle Regioni del Mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo)

PROGETTI AMMISSIBILI

Attività agevolabili

Programmi di investimento innovativi, sostenibili e con investimenti prevalenti 4.0 proposti da PMI rispettosi dei principi e della disciplina in materia di tutela dell’ambiente e coerenti con il piano Transizione 4.0:

Priorità ai programmi che, inoltre, sono in grado di contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici e ambientali definiti dall’Unione europea:

a) sostegno ai processi di produzione rispettosi dell’ambiente e all’utilizzo efficiente delle risorse nelle PMI:

1. Soluzioni atte a consentire un utilizzo efficiente delle risorse, il trattamento e la trasformazione dei rifiuti, compreso il riuso dei materiali in un’ottica di economia circolare o a «rifiuto zero» e di compatibilità ambientale;

2. Tecnologie finalizzate al rafforzamento dei percorsi di simbiosi industriale attraverso, ad esempio, la definizione di un approccio sistemico alla riduzione, riciclo e riuso degli scarti alimentari, allo sviluppo di sistemi di ciclo integrato delle acque e al riciclo delle materie prime.

3. Sistemi, strumenti e metodologie per la fornitura, l’uso razionale e la sanificazione dell’acqua.

4. Soluzioni in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo produttivo.

5. Utilizzo di nuovi modelli di packaging intelligente (smart packaging) che prevedano anche l’utilizzo di materiali recuperati.

6. Implementazione di sistemi di selezione del materiale multileggero al fine di aumentare le quote di recupero e di riciclo di materiali piccoli e leggeri.

b) promozione dell’efficienza energetica delle PMI, con il conseguimento di un risparmio energetico non inferiore al 5% rispetto ai consumi dell’anno precedente alla data di presentazione della domanda attraverso:

1. Introduzione di sistemi di monitoraggio dei consumi energetici.

2. Nuova installazione o sostituzione di impianti ad alta efficienza ovvero di sistemi e componenti in grado di contenere i consumi energetici correlati al ciclo produttivo e/o di erogazione dei servizi.

3. Utilizzo di energia termica o elettrica recuperata dai cicli produttivi.

4. Installazione di impianti di produzione di energia termica o elettrica da fonte rinnovabile per l’autoconsumo.

5. Soluzioni atte a consentire un miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici in cui è esercitata l’attività economica.

Le misure «Introduzione di sistemi di monitoraggio dei consumi energetici» e «Installazione di impianti di produzione di energia termica o elettrica da fonte rinnovabile per l’autoconsumo» devono necessariamente concorrere con altre misure di efficientamento energetico previste.

I programmi per essere ammissibili devono:

a) prevedere l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Transizione 4.0. L’ammontare delle spese riconducibili alle predette tecnologie deve, in particolare, risultare preponderante rispetto al totale dei costi ammissibili del programma;

b) essere diretti all’ampliamento della capacità, alla diversificazione della produzione funzionale a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un’unità produttiva esistente ovvero alla realizzazione di una nuova unità produttiva, ad esclusione degli interventi di efficientamento energetico che devono intervenire su unità già esistente.

Spese ammissibili

Le spese devono essere non inferiori a 750.000 € e non superiori a 5 milioni e, comunque, al 70% del fatturato dell’ultimo bilancio o dell’ultima dichiarazione, sostenute (data primo impegno vincolante) successivamente alla presentazione della domanda, per l’acquisto di:

  • macchinari, impianti e attrezzature;
  • opere murarie, nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili;
  • programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali di cui alla lettera a);
  • acquisizione di certificazioni ambientali.
  • costi per servizi avanzati di consulenza specialistica relativi all’applicazione delle tecnologie abilitanti, nei limiti del 5% delle spese sostenute per i beni di cui alle lettere a) e c)
  • spese per servizi di consulenza dirette alla definizione della diagnosi energetica non obbligatoria, nei limiti del 3% della spesa totale.

Note aggiuntive

Necessario il rispetto del principio DNSH. Possibile il contratto “chiavi in mano” purché dettagliato, non ammesso il leasing

AGEVOLAZIONE

Forma tecnica ed intensità

Totale spese agevolabili 75%, di cui:

  • per micro e piccole imprese, il 50% a fondo perduto, il resto a tasso zero;
  • per medie imprese, il 40% a fondo perduto, il resto a tasso zero.

Il fondo perduto è aumentato del 5% per progetti conclusi entro 9 mesi dalla concessione.

Il finanziamento deve essere restituito a decorrere dalla data di erogazione dell’ultima quota a saldo delle agevolazioni, in rate semestrali costanti posticipate scadenti il 31 maggio e il 30 novembre di ogni anno, in un periodo della durata massima di sette anni.

Fondi stanziati

400.000.000, di cui il 25% riservati a micro e piccole imprese.

OPERATIVITÀ

Scadenze

Di prossima pubblicazione

Criteri di selezione / elementi premianti

Erogazione a sportello con un punteggio minimo di ammissibilità.

Le domande presentate nell’ultimo giorno utile ai fini della concessione delle agevolazioni sono ammesse all’istruttoria in base alla posizione assunta nell’ambito di una specifica graduatoria.

I criteri di valutazione riguarderanno:

  • le caratteristiche del soggetto proponente dal punto di vista finanziario,
  • la qualità della proposta, con riferimento alla numerosità degli investimenti 4.0, alla fattibilità tecnica, alla sostenibilità economica,
  • la sostenibilità ambientale del progetto.

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